La pellettatrice a trattore PLT-100 PTO vi permetterà di riciclare in maniera estremamente redditizia il cippato prodotto dal vostro biotrituratore o dalle macchine del taglio del legno. Con grande semplicità avrete la possibilità di produrre un combustibile molto efficiente dal punto di vista energetico.
Per alimentare la macchina è necessario avere una motrice con potenza minima di 6 HP.
Questo prodotto è interamente prodotta in Italia mantenendo tutti i più alti standard di qualità.
Per ottenere un pellet di qualità e la massima efficienza produttiva è SEMPRE necessario valutare alcuni fattori sul legno:
- Grado di umidita: del materiale
- Granulometria: del materiale
- Tipo di trafila: ovvero la giusta compressione in base alla tipologia/essenza della biomassa
Il materiale correttamente condizionato viene espulso dalla trafila nella quale è presente una parte di precarico del materiale (svasatura da imbocco), dopodiché una parte cilindrica (solitamente di diametro 6mm) produrrà la giusta termoformazione del prodotto. Quest’ultima parte determina il grado di compressione che si vuole dare al materiale da pellettizzare.
Macchina costruttivamente semplice, frutto di uno studio ingegneristico di precisione corroborato da prove pratiche sulle diverse tipologie di legno e non solo…
È indispensabile considerare di approcciare il processo di pellettizzazione con metodo tenendo in considerazione le varie dinamiche della termoformazione del pellet (tipologia e/o essenza del legno, granulometria, umidità ed eventualmente ammendanti naturali), al fine di ottenere un pellet di qualità e una soddisfacente resa di produttive idonea ai Kwh della macchina installata.
Ogni tipologia di legno ha comportamenti diversi durante il procedimento di termoformazione. È indispensabile considerare la pellettatrice come una macchina utensile, quindi è d'obbligo utilizzare il giusto strumento in base al materiale che si vuole lavorare ovvero la giusta compressione della trafila.
La pellettatrice ha una richiesta in costante crescita, è stata infatti pensata come conseguenza dell’utilizzo dei cippatori, allo smaltimento delle ramaglie verdi o agli scarti di falegnameria.
Attenzione: la segatura e i trucioli derivanti dalla lavorazione del legno sono ottimi materiali per la trasformazione in pellet.